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Difesa 2017: parola d’ordine Consapevolezza

Sabato 8 aprile, come ogni anno, l’ASD KIMASA ha proposto un’iniziativa in cui crede fermamente: la Difesa Personale.

Nell’iniziativa sono stati coinvolti i genitori degli allievi e alcune persone esterne che hanno partecipato, dandoci fiducia, ad uno stage di 4 ore che ha introdotto i principali concetti di difesa personale: Prevenzione, Attenzione e Immediatezza.

L’obiettivo principale, che ci siamo posti nell’incontro, è stato quello di rendere consapevoli i partecipanti delle reali possibilità di difesa in situazioni ad alto stress psicologico e fisico, fornendo più spunti possibili.

Tutto è stato organizzato per dare, nelle sole 4 ore a disposizione, un  piccolo bagaglio di informazioni da utilizzare nel momento giusto; attraverso  le simulazioni,  i partecipanti si sono cimentati con scenari potenzialmente reali e con gli aspetti del proprio IO che spesso reprimono. L’attenzione e la partecipazione è stata MASSIMA, ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato, uno ad uno, perché sappiamo quanto è difficile mettersi in gioco in determinate circostanze.

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Sicuramente proporremo di nuovo questa iniziativa più avanti, convinti del fatto che Prevenire sia meglio che combattere”, questo è il vero concetto che vogliamo trasmettere, il punto sul quale vogliamo insistere e far riflettere.

Troppo spesso il concetto di prevenzione viene tenuto in scarsa considerazione a vantaggio dei tecnicismi che hanno, bene che vada,  una possibilità su tre di funzionare in situazioni reali, dal nostro punto di vista, il contatto fisico deve essere l’estrema ratio, l’ultima possibilità che ci viene data prima di soccombere. L’ideale sarebbe essere sempre un passo avanti ai nostri potenziali aggressori; un detto recita “l’unico modo di essere sicuri di vincere è non combattere “e per farlo bisogna innalzare lo stato d’allerta quotidiano, potenziando attenzione e strategie di prevenzione.

Noi abbiamo cominciato a dare gli strumenti per farlo e continueremo su questa strada, infatti a tutte le partecipanti è stato consegnato un “Vademecum di prevenzione”, è stato dato loro il modo di poter riconoscere situazioni pericolose ed utilizzare per difesa oggetti di uso comune.

Siamo certi che tutte loro terranno in considerazione quanto appreso in questo stage, perché il coinvolgimento personale è stato fortissimo.

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La nostra speranza è che il lavoro svolto dallo staff dei tecnici, nelle persone del M° Chiara Carotti, M° Mario Carlini ( di grandissimo supporto tecnico, ma purtroppo assente per impegni federali), M° Matteo Pratellesi e M° Sara Balzerano e soprattutto alcuni dei ragazzi più grandi della KIMASA, Filippo Gabriele e Riccardo, che si sono prestati come  “aggressori” in maniera esemplare, sia stato gradito a tutto il gruppo dei partecipanti.

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Infine, ci sentiamo di dover ringraziare per il supporto e per aver creduto in questa importante iniziativa, la Scuola Principessa Mafalda che ci ha messo a disposizione i suoi locali tecnici e l’ente di promozione ASI che, attraverso il settore karate di Roma, ci coadiuva sempre, direttamente e indirettamente, in tutte le nostre iniziative.

Vi salutiamo e vi aspettiamo sempre numerosi al prossimo incontro e ricordate che

La consapevolezza è la più grande arma di difesa”

 

I Tecnici con le stellette di nuovo a Roma: un grande successo!

Lo scorso weekend ha avuto luogo il secondo incontro con la ASD – ESERCITO 187° RGT FOLGORE organizzato dal gruppo KIMASA con il patrocinio di ASI KARATE ROMA, un appuntamento quello della nostra ASD insieme ai tecnici con le stellette al quale noi tutti teniamo molto per la serietà, la competenza e la semplicità con le quali Antonio Citi, Alessio Martelloni e Alessio Loni interpretano e divulgano quello che è un sistema di approccio alle arti marziali fruibile a 360 gradi e a tutte le età.

il filo conduttore del lavoro di quest’anno è stato l’approccio al corpo a corpo finalizzato alla proiezione sportiva per il karate, i piccoli hanno lavorato prima su un orientamento coordinativo verticale e successivamente sono passati al lavoro orizzontale, concludendo il loro allenamento con il lavoro corpo a corpo, percependo la differenza fra il proprio equilibrio e quello del compagno, cercando dunque di portare il compagno a terra sfruttando le proprie possibilità fisiche e tecniche.

Per i ragazzi più grandi il gioco si è fatto un po’ più duro, lavorando sempre prima sulle basi di coordinazione verticale e orizzontale e da ultimo componendo una sequenza di tecniche partendo proprio dal lavoro fatto all’inizio della lezione.

Per gli agonisti più avanzati e per gli adulti invece il gioco si è fatto durissimo con una prima parte di preparazione completamente a corpo libero effettuata sfruttando il contatto con il compagno, utilizzato come “peso” e strumento di allenamento, concludendo l’intensissima lezione con un lavoro di propedeutica e finalizzazione della proiezione sportiva.

La partecipazione e l’entusiasmo dimostrato dai partecipanti di tutte le età,ma anche dall’inaspettato numero di accompagnatori ha sinceramente spiazzato in maniera positiva sia noi, promotori dell’evento, sia l’ASD ESERCITO, ma questo ci fa un piacere immenso: nonostante il battage pubblicitario sia stato costante ma sobrio il riscontro è stato davvero al di sopra delle aspettative e per risultati come questo c’è solo un motivo: LA VALIDITA’ DEL SISTEMA E DI CHI LO PROPONE.

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Perciò ringraziamo infinitamente ANTONIO CITI, ALESSIO MARTELLONI, ALESSIO LONI ma anche GIULIO E JACOPO CITI, spettacolari modelli di prestazione, nonché tutti i Maestri e i Tecnici che insieme ai loro allievi hanno voluto essere presenti a questo incontro (in ordine alfabetico!):

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Walter Benedetti, Sara Bontempi, Alfredo Carlaccini, Ilenia De Santis, Massimiliano Graziosi, Mario Laganà.

Un ringraziamento speciale infine va anche a Marco De Santis di XC-1, struttura che ci supporta sempre in situazioni come questa dove lo sport, la competenza tecnica e l’aggregazione la fanno da padroni!

Grazie ancora da tutto lo staff KIMASA a tutti voi e per chi volesse doppiare l’esperienza ci vediamo a Cesenatico!

E come sempre…Folgoreeeeee!!

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La Passione di Sara (e la nostra)

È facile parlare di un’atleta e di una donna come Sara Cardin, talmente facile che risulta quasi strano: come per tutti i modelli si tende a voler trovare a tutti i costi una macchia, un difetto, un piccolo alone grigio che la possa in un certo senso rendere più vicina, meno apparentemente perfetta.

Noi (non sappiamo ancora se sia un pregio) in questo siamo piuttosto bravi, ma stavolta davvero, NON CI SIAMO RIUSCITI, ma a dire la verità non ci abbiamo nemmeno provato perché Sara Cardin è quella che vedi: un’atleta di una professionalità e di una preparazione indiscutibili, perché vengono mostrate senza alcun problema sia in gara che in allenamento, senza alcuna paura di sbagliare o di “sprecarsi troppo”, e anzi vengono divulgate con una velocità e un’immediatezza di comunicazione che evidentemente le sono proprie in tutti i campi.

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Sara è anche una donna e si pone come tale, senza alcuna paura di essere giudicata per quello che fa e per come lo fa, anzi, risponde alle critiche con umiltà e semplicità, doti che spesso non sono nemmeno proprie di maestri o atleti di altrettanta chiara fama.

Non si pone come modello irraggiungibile e non si pone nemmeno come modello, non credo che la sentirete mai dire “fate come faccio io”, semplicemente è portatrice sana di passione e, come tutti quelli che hanno una forte passione, un desiderio, di quel qualcosa dentro che li spinge a correre sempre più forte; non può fare a meno di far trapelare quanto quello che fa sia una parte di lei, che non verrà mai a mancare e questo domenica si è letteralmente respirato: nelle sue parole, nel suo raccontarsi alle domande dei bambini, nel lavoro serrato, metodico e intenso al quale ci ha sottoposto tutti.

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Non si è assolutamente risparmiata nemmeno dopo lo stage, firmando qualsiasi oggetto le venisse sottoposto e facendosi foto fin quando non l’hanno letteralmente trascinata via. Probabilmente perché chi ha una passione SA che condividerla anche solo per un secondo con chi è riuscito a farne un lavoro, una ragione di vita e al quale quindi si tende come ad un’ideale, ha un valore.

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SA che rispondere ad un messaggio di chi magari non ha potuto farle i complimenti che desiderava a lei non costa nulla, ma per chi lo riceve fa una grandissima differenza.

Chi ha una passione SA che quello che puoi fare è lì a portata di mano ma che bisogna lavorare duro per essere sempre più vicini a raggiungerlo ed è giusto che non ne faccia mistero con chi ha bisogno che gli venga ricordato.

GRAZIE ANCORA SARA, è stata davvero una domenica da ricordare!

 

Ora e Sempre

Fra i tanti difetti che abbiamo forse quello più grosso è che non diamo abbastanza importanza e visibilità al duro lavoro e al grosso impegno che portiamo avanti giorno per giorno.

Intendiamoci, è vero che vantarsi troppo genera aspettative che vengono puntualmente disilluse, ma se uno si allena, insegna, coordina, arbitra, tiene le fila di una ASD, delle sale in gestione, si propone di organizzare eventi e insomma, un pochetto ci sputa il sangue in palestra (e anche fuori) non sarebbe il caso di darsi un colpetto su una spalla ogni tanto?

Ecco, oggi ci diamo un colpetto su una spalla lungo quasi un anno:

Un anno durante il quale ci siamo federati Fijlkam, Io (cioè Chiara) e Matteo (che nel frattempo è diventato pure papà) abbiamo confermato il grado e siamo diventati istruttori, un anno che ha visto Sara, Marcello e Fabio Pietroletti fare altrettanto, che vede Mario dopo un’importante intervento fare a breve altrettanto ed essere anche un arbitro sempre più competente e richiesto.

Che ha visto il nostro gruppo crescere sempre di più (stiamo quasi stretti in palestra oramai!) e diventare un gruppo sempre più bello, preparato e partecipe.

Abbiamo organizzato eventi di Livello patrocinati dall’ente di promozione ASI (vedi lo stage con il 187 rg della folgore dove si è praticata la base di un multisport marziale di altissimo profilo e dove si è approcciata la preparazione al Pankration con profilo altrettanto elevato) nonché l’aggiornamento arbitrale con la gentilissima collaborazione del Maestro Lentini.

I ragazzi hanno partecipato a tutte le competizioni dove erano ammessi e fra gli alti e bassi che contraddistinguno le fasi degli atleti di giovane età SONO SEMPRE ANDATI A PODIO, anche sfidando categorie al di sopra delle loro reali possibilità. Al primo anno di competizioni federali abbiamo sfiorato in due categorie la qualificazione ai campionati nazionali in un ambiente dove si gareggia veramente con le unghie e con i denti e con dei ragazzi che per la prima volta si affacciavano ad un ambiente così altamente competitivo e lo hanno fatto con la testa giusta. Ultimo giro proprio ieri a Foligno con il nazionale ACSI per noi tre, per Fabio Pietroletti PDG nella medesima competizione e per gli agonisti in gara e per Mario Carlini a Desio, convocato come arbitro per il Campionato Nazionale CSEN. Approfittiamo per fare una classifica nominale dei ragazzi medagliati e non.

Giovanni Pacca 1 class. ESO A Kumite 40kg.

Alessandro Donato 1 class ESO A Kumite +65 kg

Carlotta D’Ascanio 1 clas. CADETTI Kumite -55 Kg

Carlotta D’Ascanio 2 class. CADETTI Kumite 55 Kg

Andrea Aureli 2 class. ESO A Kumite +55 Kg

Emanuele Coroneo 2 class ESO B Kumite -55 Kg

Gabriele Muggironi 2 class CADETTI Kumite +80 Kg

Lorenzo Gizzi 3 class. ESO A Kumite + 40 Kg

Giulia Panìco 3 class ESO A Kumite 40 Kg

Riccardo Tonon 5 class. ESO B Kumite 63 Kg

Giusy Pacca 5 class. ESO A Kumite 60 Kg.

C’è ancora tanto da fare, il mese di Novembre ci vede ancora impegnati per tutti i weekend a venire e anche Dicembre non scherzerà. Ma noi siamo pronti e siamo certi che i nostri piccoli guerrieri e i nostri sith un po’ più grandi saranno là con noi.

Ora e sempre sarà il momento di vincere.

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STAGE CON L’ ASD ESERCITO 187° REGGIMENTO PARACADUTISTI “FOLGORE”

E’ stato un sabato un po’ uggioso quello che ha accolto per la prima volta a Roma la squadra del 187° Reggimento Paracadutisti Folgore, ma l’atmosfera si è riscaldata sin dai primi minuti della mattinata, trascorsa con piccoli allievi intervenuti per cimentarsi con la metodologia di allenamento proposta dal C.le Magg. Capo Scelto Antonio Citi, dal C.le Magg. Capo Scelto Daniele Pilagatti, C.le Magg. Scelto Alessio Loni, e dal Preparatore Atletico Alessio Martelloni.

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La linea guida dell’idea proposta nel corso della mattina è stata quella del passaggio dalla verticalità all’orizzontalità nel lavoro preparatorio di base: tenendo bene a mente i concetti di multilateralità che sempre di più devono essere bagaglio essenziale per ogni Maestro, istruttore, preparatore o educatore, si è scelto di far lavorare gli allievi più giovani su alcuni concetti base propedeutici al kumite, che sono stati riproposti più volte durante l’allenamento, utilizzando approcci diversi fino ad arrivare al gesto tecnico vero e proprio: in questo modo si è potuto ottimizzare l’allenamento sia fisico che tecnico tenendo i ragazzi non solo sempre impegnati, ma anche concentrati sul proprio corpo e sui movimenti che esso effettua e, durante il lavoro a coppia, è stato possibile responsabilizzarli affidando loro la correzione del compagno durante l’esecuzione degli esercizi presi in esame.

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Un lavoro intenso, per il quale i ragazzi si sono impegnati a fondo e che ha riscosso grande successo; tutti, dai più piccoli di appena 5 anni ai più grandi di 12, si sono sentiti seguiti da professionisti seri e disponibili, in quel momento a loro completa disposizione, senza alcuna riserva e, imparando, si sono anche divertiti il che non guasta mai.

Dal neofita al più esperto, nessuno è rimasto deluso.

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Ottimo anche il feedback proveniente dai genitori, i quali, nonostante la possibilità di usufruire interamente del centro Happy Fitness Village, una struttura enorme, dotata di ogni comfort, hanno preferito rimanere ad osservare ciò che avveniva sul tatami, una cartina tornasole molto importante, che dà l’idea dell’impatto anche visivo che tale modalità di allenamento riesce a proporre ad occhi meno preparati.

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Nel pomeriggio è stato il turno degli adulti e degli agonisti che si sono confrontati su un terreno a loro meno noto, ma complementare a quello che fanno abitualmente: il lavoro di lotta a terra basato sulla disciplina del Pankration: antichissimo metodo di combattimento risalente all’Antica Grecia, ora riattualizzato. Il lavoro proposto anche questa volta è stato in tutto e per tutto ideale, lavoro preparatorio fisico di base ma già adeguato all’allenamento tecnico che poi sarebbe stato proposto, serie di esercizi tecnici volti anche alla preparazione fisica e poi tanta tanta fatica a terra con bloccaggi e leve a non finire.

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I ragazzi che hanno partecipato allo stage pomeridiano erano letteralmente entusiasti: la prima prova di tale interesse è stato senza dubbio l’impegno con cui hanno affrontato l’intero allenamento, e la seconda l’altissimo tasso di richiesta di foto a fine lezione con tutto il gruppo della “Folgore”!

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Da parte di Kimasa e del C.P. ASI Karate questa non è che la conferma di una strada che si rivela produttiva e costruttiva, la risposta allo stage è stata ottima sia in termini di affluenza che di interesse e gradimento, che sono le tre variabili delle quali non si può mai fare a meno in eventi simili.

D’altra parte è anche vero che quando lo stage è tenuto da professionisti seri, preparati e disponibili il successo è praticamente assicurato, questo non ci stancheremo mai di dirlo, così come quando l’organizzazione è seria e dedicata (e in questo un po’ di merito come associazione ce lo prendiamo volentieri) c’è sempre un’ottima risposta e una sicura crescita.

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In ultimo ci fa piacere ringraziare tutti i ragazzi e tutte le Società intervenute, in particolare Il M° Fabio Castellucci e il M° Ilenia De Santis che ci hanno accordato non solo la loro fiducia ma anche la loro presenza, e noi l’abbiamo apprezzata davvero tanto.

In ultimo, ma non per questo meno importante, un grazie sentitissimo va ai giovani Giulio e Jacopo Citi, due atleti fantastici che ci hanno aiutato nello svolgimento dello stage mattutino!

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Siamo stati lieti e fieri di aver portato per primi il lavoro di questa splendida squadra nella città di Roma e speriamo sinceramente che ci sia ancora la possibilità di collaborare sul territorio, poiché il metodo proposto dai tecnici dell’ASD ESERCITO – 187° Rgt. Paracadutisti “Folgore” ha un valore certo, e come tale è giusto che venga divulgato nella misura che merita.

Ancora un grazie di cuore al C.le Magg. Capo Scelto Antonio Citi, al C.le Magg. Capo Scelto Daniele Pilagatti, C.le Magg. Scelto Alessio Loni, e al Preparatore Atletico Alessio Martelloni e…alla prossima!

C.C.

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Coppa di Carnevale Fijlkam 2015

Ieri, 8 Febbraio 2015, noi e i nostri ragazzi abbiamo mosso il primo piccolo passo verso una nuova avventura. E’ stato un buon passo, affrontato da tutti con serietà e determinazione e che in virtù di ciò ha portato i suoi frutti.

Di come Ludovica, Luca, Vincenzo, Lawrence, Sofia e successivamente Carmen, Giusy, Alessandro, Lorenzo e Andrea si sono comportati e dei risultati che hanno ottenuto in una situazione nella quale percepivano anche la nostra tensione siamo loro grati.

E questo post serve soprattutto a ringraziare loro, e soltanto loro. E’ intorno a loro che gira il nostro piccolo mondo della sera, è intorno a loro che prendiamo le nostre decisioni associative. E’ con loro in piena consapevolezza che le affrontiamo poi. Abbiamo fatto una scelta che può sembrare eccessivamente impegnativa ma per ora la troviamo molto motivante, poi si sa, tutte le nuove relazioni ci rendono positivi e volitivi, sta ai diretti interessati fare sì che i rapporti durino nel tempo in maniera fruttuosa e stimolante, e noi, che di rapporti e interrelazioni anche all’interno della nostra associaizione ne sappiamo qualcosa non ci tiriamo indietro.

Siamo pronti.

Come sempre.

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RISULTATI DI GARA:

Ludovica Chimenti 2° alla combinata percorso-palloncino-kata …5 anni e non sentirli!!!
Luca Ionita 2° alla combinata percorso-palloncino-kata
Riccio Vincenzo 2° alla combinata percorso-palloncino-kata
De Rosa Sofia e Lorence Maliglig in squadra 1° alla combinata percorso-palloncino-kata e kumite
Lorence Maliglig 2° ai Kata cinture gialla/arancione
Sofia De Rosa 3° ai Kata cinture verdi/blu
Lorenzo Gizzi 3° ai Kata cinture verdi/blu
Pacca Giusy 3° ai Kata cinture gialla/arancione
Carmen Riccio 1° ai Kata cinture bianche
Andrea Aureli 2° Kumite cinture Marroni
Pacca Giusy 2° Kumite cinture gialla/arancione
Alessandro Donato 1° Kumite cinture verdi/blu
Lorenzo Gizzi 1° Kumite cinture verdi/blu

UNA STELLA PER LE NOSTRE STELLE

Domenica 4 Gennaio si è svolto a Roma, presso la struttura polivalente di Via Oppido Mamertina, nel quartiere “Statuario Capannelle”, l’evento commemorativo organizzato dalla Budo Tomei Renmei di Fabio Tomei, Manuela Rella della “Gazzetta di Statuario – Capannelle” e Rino Latini, dell’“Associazione Comitato di Quartiere Statuario Capannelle”  “UNA STELLA PER LE NOSTRE STELLE” in ricordo di Stella Manzi, la bimba di 9 anni residente nel quartiere, rimasta uccisa il 26 dicembre del 2013 in seguito ad un incidente stradale sulla via Nettunense provocato da un pirata della strada che, privo di patente di guida e sotto gli effetti di alcool e droga, era al volante di un’auto non sua, marciante senza assicurazione. Nell’incidente rimasero feriti gravemente anche la mamma di Stella, sua sorella più piccola, e i due fratelli più grandi. L’uomo, un romeno di 22 anni, al momento risulta ancora ai domiciliari, e rischia di non fare nemmeno un anno di carcere se non verrà rivista l’udienza per la quale chiede il patteggiamento per i reati da lui commessi.

La famiglia di Stella ha iniziato una battaglia per il riconoscimento del reato di Omicidio Stradale attraverso tutti gli strumenti a sua disposizione: TV, giornali, Web, petizioni on line; per non dimenticare una donna molto speciale, la piccola Stella, che anche dopo la sua morte, attraverso la donazione degli organi è riuscita a portare sollievo ad altre piccole vite in difficoltà.

Quel che si è tentato di fare durante l’evento “Una Stella per le nostre Stelle” è stato non solo ricordare una bambina speciale, ma anche porre l’attenzione sull’educazione stradale e sul problema del riconoscimento della pena per i reati correlati alla strada, ma anche concentrarsi sul concetto di cura e attenzione: cura per la nostra vita e attenzione per quella degli altri, sulla consapevolezza che ogni nostra azione ha conseguenze su quello che facciamo o che faremo e che ha conseguenze per chi ci sta davanti. Per tale fine si sono unite tre comunità che molto hanno avuto a che fare con la piccola Stella, ma che molto hanno a che fare con i concetti di responsabilità personale, rispetto della persona e consapevolezza civica: La comunità di Statuario – Capannelle, la comunità delle Arti Marziali e dello Sport e la Comunità Scolastica.

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La sinergia, spontanea e volontaria, come ha ricordato l’On. Francesca Danese, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Roma, che ha presenziato l’evento, è una fiamma pilota nel contesto urbano della capitale e ha funzionato alla perfezione: i ragazzi delle Arti Marziali si sono cimentati in esibizioni tecniche e in un percorso di alfabetizzazione motoria ispirato all’educazione stradale, mentre le Maestre e gli allievi dell’istituto comprensivo di Via del Calice hanno organizzato una mostra di disegni inerenti il codice della strada, che fa emergere un quadro molto interessante: non solo i piccoli autori sono risultati essere molto consapevoli delle conseguenze anche mortali di un’infrazione, ma hanno anche evidenziato che un errore, soprattutto se grave, non ammette alcuna mediazione. Le tre classi migliori sono state premiate proprio dai genitori di Stella, fra queste anche la classe della sorellina minore.

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La sensazione è stata ancora più lampante quando i ragazzi hanno interagito insieme ad Angelo Ferrante e Antonella Trovato, alias “Angelino e Prilli” dell’Associazione Onlus “Clowns di Protezione Civile Alfredo Rampi” che, in collaborazione con il VII° gruppo di Polizia Locale Roma Capitale, hanno coinvolto i bambini con domande sui cartelli stradali. Una manifestazione che va oltre il ricordo, l’inizio di una campagna di sensibilizzazione alla sicurezza stradale, un grido affinché venga approvato il reato di omicidio stradale, alla quale il Comitato Provinciale Romano ASI, nella persona di Roberto Cipolletti e il Comitato Provinciale Karate Roma, nella persona del M° Chiara Carotti, sono stati lieti di partecipare, patrocinando l’evento, fornendo il materiale di premiazione, facendo promozione nei canali ufficiali e tramite invito diretto via email e presenziando con il Provinciale Karate.

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Un forte ringraziamento va anche ai nostri allievi e alle loro famiglie che sono riusciti, nonostante le feste ad intervenire e a partecipare all’evento, nonché a tutti gli altri maestri e ai loro allievi che si sono prodigati tutti per il medesimo fine: questa è senza dubbio  la riprova che quando il fine è comune l’impegno è massimo. 

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Una menzione speciale va anche all’Associazione Familiari Vittime della Strada, nella persona di Luciano Fantini, presente all’evento, che da anni si batte per i diritti negati di chi vede in un secondo cambiare la propria vita in maniera immodificabile, spesso senza alcun sostegno da parte dello Stato.

Domenica si è evinto che una piccola comunità può fare molto per tutti i suoi abitanti se lavora assieme, con rispetto e costruttività, può mettere piccoli tasselli e fare piccole, grandi cose.

Questo è il potere della luce di una Stella.

C.C.

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Un anno di Kdefence

Kdefence o Karate Defence, ad ogni modo un metodo con un fattore “K” molto elevato, che ha dato ha dato vita per il gruppo Kimasa nell’ultimo anno ad una serie di progetti felicemente riusciti.

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Il metodo, molto intuitivo per chi lo pratica, va a lavorare con persone “normali”, quelle che non hanno un’attinenza professionale con una possibile minaccia, come possono essere le forze dell’ ordine o le forze armate. Il metodo tiene sempre presente il contesto socio – culturale e legale nel quale agisce, senza mai dare una falsa percezione delle proprie capacità individuali. Tutto questo si traduce in un acronimo utile alla pratica, che viene ribadito durante tutti i corsi, e cioè: “ A.P.R.” Attenzione, Prevenzione, Reazione.

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Nell’ estate del 2013 abbiamo cominciato a testare il metodo con la difesa personale per le insegnanti delle scuole pubbliche, ha avuto un grande riscontro e anche una discreta efficacia, una delle partecipanti ha infatti dovuto mettere in pratica quanto recepito durante le lezioni, sventando un tentativo di scippo ai suoi danni, senza mettere in pericolo se stessa o altri e, soprattutto, reagendo seguendo un istinto molto semplice, che abbiamo tentato di condizionare durante gli incontri effettuati. Poi ci siamo dedicati ad una serie di incontri di difesa personale aperto a tutti durante l’inverno, fino ad arrivare alla difesa per i nuclei familiari, dove abbiamo permesso all’intero gruppo familiare di ritrovare le dinamiche del “branco”, e i principi della difesa di gruppo.

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Finalmente, in primavera, ci siamo dedicati al nostro progetto più soddisfacente: un corso per la gestione dell’aggressività dentro le scuole.

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Il corso si è svolto su incontri programmati durante l’ orario scolastico nell’arco di quattro mesi, presso l’ Istituto G.B. Valente, nell’ ambito del progetto “IO SO DIFENDERMI DALLA VIOLENZA”, dedicato alle classi terze della scuola media e voluto fortemente dalla professoressa Sonia Orlandi, che avendo partecipato ai nostri corsi ha ritenuto di dover introdurre alcuni dei nostri principi nella formazione scolastica.

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Al corso hanno partecipato un centinaio di ragazzi suddivisi fra le varie classi, che oltre a dover comprendere come sfruttare le possibilità date loro dalle proprie capacità intellettive e motorie, si sono spesso soffermati a riflettere sulle possibili conseguenze legali e personali legate alle proprie azioni: infatti il nostro obiettivo è stato quello di introdurre un concetto di difesa legato all’educazione civica, secondo il quale, per disinnescare un bullo, non bisogna crearne un altro più aggressivo. Naturalmente un grande merito va ai Maestri e Docenti Nazionali ASI, che hanno svolto un ottimo lavoro, Matteo Pratellesi, Chiara Carotti, Mario Carlini e Fabio Pietroletti, laureando IUSM.

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Il prossimo appuntamento sarà il 21 giugno, presso la palestra XC1, che soprattutto nella persona del suo proprietario, Marco De Santis, è sempre sensibile a questi argomenti, e si tratterà di un incontro gratuito di due ore, dedicato alle donne, per focalizzare i principi di una corretta reazione alle aggressioni fisiche. La necessità di questo incontro nasce proprio dal riscontro molto positivo avuto da parte delle ragazze della Scuola Media Valente, molto ricettive all’argomento autodifesa e molto coscienti della necessità di avere una presenza di spirito tale da mantenerle sempre sicure di loro stesse.

Non mancate e restate in ascolto!

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6 aprile 2014

Il Comitato Provinciale dell’ ASI KARATE in collaborazione con KIMASA ha dato il via a quella che vuole diventare una tradizione sulla piazza del Karate romano e non solo. Domenica scorsa si è tenuto il Primo Open ASI di Primavera dove 280 atleti si sono cimentati nel Kata e nel Kumite per essere i primi campioni di primavera di una stirpe che speriamo sia lunga e prolifica

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Come sempre le grandi manifestazioni partono con un primo passo e questo è stato fatto nella direzione giusta , come organizzatori abbiamo voluto il FunSport di Sergio D’Angeli, persona preparata e disponibile che ci ha aperto tutte le porte e ha voluto inaugurare con noi una parte della struttura, dove, anche se con un po’ di spazio in meno, siamo riusciti a far lavorare tre tatami e organizzare un percorso di abilità motoria per i più giovani.

Sinceramente siamo rimasti piacevolmente stupiti dal riscontro in termini di affluenza di questa iniziativa, che ha visto partecipare molte delle società di karate più quotate del panorama laziale e non solo: per citare qualche nome: AI DAI KARATE VILLA ADRIANA: – M° Puzzilli, AKSV: – M° Castelllucci, ASD NAUTILUS: – M° Schiavoni, BUDO TOMEI RENMEI: – M° Tomei, CORONARI TEAM KARATE: – M° Fontana, DAVÌ DOJO: – M° Davì, GSK MANONE: – M° Manone , KARATE KAI PIAZZOLA: – M° Piazzola – M° Losito, LA PALLESTA: – M° Maio, PAM KARATE: – M° Bianchini, SHIKADO: – M° Robibaro, SHORIN KOBRA KAI: M° Conforti – M° Rus, SHORIN KARATE ROMA: – M° De Santis, SIS ROMA: – M° Comparelli, TKA: – M° Privitera, YAMATO KAN: – M° Casini, ZANSHIN KARATE ROMA: – M° Minniti

E’ doveroso un grazie a tutti questi grandi Maestri, alcuni di loro amici di vecchia data, altri nuove e piacevoli scoperte, per la loro fiducia e disponibilità.

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Fondamentali per la riuscita di questa manifestazione sono stati gli arbitri che dopo aver svolto e superato brillantemente un corso di formazione voluto dal Comitato Provinciale e organizzato da KIMASA, hanno superato anche il battesimo del fuoco sul campo sotto la supervisione del nostro responsabile della formazione arbitrale M° Mario Carlini e del M° Fabio Castellucci arbitro di indiscutibile esperienza, che come sempre ci aiuta e sostiene nelle nostre manifestazioni e non solo, importantissimi anche i presidenti di giuria che ci hanno permesso di usare finalmente il programma digitale per l’assegnazione dei punteggi rendendo possibile anche a chi non è del settore di capire quello che accade sul tatami. Questi ragazzi meritano tutta la nostra stima perche nonostante le difficoltà sono andati spediti per la loro strada.

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Un grande grazie va indubbiamente al M° Ilenia De Santis, insostituibile capo tatami, che ci ha aiutato durante lo svolgimento della gara a supervisionare gli arbitri meno esperti, a tutti gli altri va il nostro più sentito ringraziamento, consci del fatto che quando si lavora in gruppo è pur vero che ci sono dei coordinatori, ma che senza nessuno da coordinare difficilmente si riesce a centrare un obiettivo, anzi, il più delle volte non ti viene nemmeno concesso di provarci: quindi grazie: Alessandra, Andrea, Fabio Massimo, Fabio C., Fabio P., Francesco N., Francesco P, Marcello, Noemi, Roberto, Oxana e Stefano, e al gruppo arbitrale capitanato dal M° Ercole Bianchini.

Il nostro ringraziamento va anche a chi ci ha sostenuto fattivamente come il M° Tommaso Riccia e il M° Fabio Tomei i quali credono sempre spassionatamente nei nostri progetti.

Ora lo sguardo è rivolto al futuro con nuovi progetti e iniziative che saremo lieti di condividere con tutti voi appena il calendario per i prossimi mesi sarà approvato e sottoscritto.

Chiudiamo ringraziando per ultimi ma non per ordine di importanza noi stessi: Matteo, Chiara e Sara, perché abbiamo la pazienza di sopportarci e di confrontarci per una finalità comune e non per la prevaricazione l’uno dell’altro, e questo è quello che cerchiamo di fare anche sul tatami. Il motivo, anzi, i motivi sono spiegati qui sotto,e a loro in ultimo diciamo Grazie.

Grazie Ragazzi, non finisce qui!!!

KI MA SA.

GRAZIE AI NOSTRI ATLETI IN GARA:

FLAVIO , GIULIANO, FRANCESCO P.,FRANCESCA ,ANDREA, SOFIA, MICHAELA, RICCARDO, CARLOTTA, ALESSANDRA, FRANCESCO L., MARTINA P.,ALESSIA, SIMONE T., LORENZO, ALESSANDRO, GIOVANNI, LORENZO G., ALESSIO, GIUSY, VINCENZO, DANIEL, PIETRO, LUCA, EMANUELE, RICCARDO, TEODORO, LIVIA, MARTINA, SIMONE M., CHIARA.

SIETE STATI FANTASTICI E GRAZIE A VOI LA NOSTRA PALESTRA SI E’ QUALIFICATA AL PRIMO POSTO PER LE SOCIETA’, DAVANTI ALLA KARATE KAI PIAZZOLA E AL DAVI’ DOJO.

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Grazie ancora a tutti e a prestissimo con altre novità!!

K-Defence: il primo della lunga serie di eventi Kimasa di Marzo!!

Proprio come diceva Gene Wilder nella sua interpretazione di Willy Wonka, abbiamo tante cose da fare e poco tempo per farle, ma ancora meno tempo per raccontarvele!

Ed ecco qui, in ordine squisitamente cronologico la narrazione, che poi è anche un invito a seguirci durante le nostre intensissime attività di Marzo, quando il letargo invernale volge oramai al termine…

 

EVENTO 1

K DEFENCE: INCONTRO GENITORI/FIGLI

Il 15 Marzo dalle 15.00 alle 17.30, presso l’Istituto G. B. Valente, in Via Valente 100, si terrà il primo incontro di difesa personale genitori/figli.

L’incontro si propone di sviluppare l’attenzione della famiglia durante dinamiche esterne alla vita domestica, queste avranno lo scopo non solo di tirare fuori quelle che sarebbero le reazioni di ogni singolo partecipante del nucleo familiare di fronte a situazioni di emergenza, ma anche di incentivare una mutua collaborazione fra un membro e l’altro, che sia basata sulla praticità e sulla rapidità di azione e non sulla verticalità dei ruoli.

Gli esercizi e le tecniche che verranno svolti durante il corso saranno quindi dedicati a un più fattivo sviluppo dell’attenzione, un principio che, se debitamente allenato anche solo tramite piccoli accorgimenti quotidiani, può risultare determinante nella gestione degli stimoli esterni, rendendo meno faticosi o rischiosi molti gesti che affrontiamo durante la vita di tutti i giorni.

L’attenzione è solo il primo dei tre principi che verranno sviluppati durante il corso (volete sapere gli altri due? Vi aspettiamo il 15!) e che siamo certi risulteranno applicabili secondo le proprie possibilità e il proprio impegno, da tutti e in qualsiasi contesto.

Dunque vi aspettiamo!!! Non mancate!!

 

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